Il Marinaio

Il Marinaio

SALUTI DAL MARINAIO

Mi chiamano Il Marinaio perché guardo le onde che, come jazz infinito, si ripetono mai uguali da questo porto di mare e, come vita, arrivano ai miei piedi.
Venni al mondo sotto un ombrello da mare a righe bianche e blu. Mio padre era un granchio spigoloso e dolce, mia madre una stella marina di un rosa pallido. Nacqui in questo luogo, tra il bagnasciuga, i cavalloni e il vento che qua soffia sempre leggero o spietato. Il sale e il sole diluiscono i pensieri e li fanno uscire lenti come acqua dalle orecchie. La sabbia, impasto d’oro luccicante, si incolla tra le dita dei piedi e si insinua sotto pelle, fino a impanare l’anima. E per le vie del paese, tra le calate, i negozi e le campane a festa della chiesa madre, la domenica mattina vengono su i profumi del pesce alla brace e delle fritture sfiziose, e si diffondono nell’aria salmastra. Finestre imbiancate di salsedine, muri gialli cotti dal sole, e sopra e sotto un azzurro potente di Maestrale.
Vieni a vedere dove sono nato.
Cammina lungo il percorso che ti porta a me. Siediti ai miei piedi, insieme guarderemo il mare e io ascolterò i tuoi pensieri. Poi, prima di salutarmi, tocca il piccolo pesce Fortuna che nuota nella mia vasca ed esprimi un desiderio. Nel ritorno, io ti seguirò immobile affinché il tuo desiderio si avveri. Ti lascerò andare, perché so che tornerai.

Saluti dal Marinaio, saluti da San Vincenzo.

LA PASSEGGIATA DEL MARINAIO
 è un percorso fra terra e mare che inizia dal centro di San Vincenzo e percorre la diga foranea del porto per poco meno di mille metri fino alla grande statua del Marinaio.
La passeggiata è stata inaugurata nel 2010, a seguito dei lavori di ristrutturazione del porto, e nel 2016 è stata valorizzata con una nuova pavimentazione, un’illuminazione suggestiva e decori di pesciolini e mosaici artistici.
Il sentiero, percorribile solo a piedi, inizia costeggiando il cantiere nautico del porto e la spiaggia del Bucaniere e si snoda, poi, lungo un itinerario appena rialzato circondato dagli scogli, offrendo a est una bellissima prospettiva sulle imbarcazioni ormeggiate, sul paese e sulle colline retrostanti e, a ovest, il mare aperto e il panorama delle isole dell’arcipelago toscano.
Lungo la passeggiata vi sono sei stazioni che ospitano i mosaici disegnati dall’artista Daniela Magrì Troina ispirati al percorso interiore che ogni essere umano compie alla ricerca della propria identità.
I mosaici sono:
Notte di San Lorenzo
Il castello di sabbia
Il passaggio delle balene
L’arrivo delle navi bianche
Il volo degli ombrelloni
Le barche a vela
I bozzetti dei mosaici disegnati dalla Magrì Troina sono i vincitori di un concorso nazionale FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) sui talenti delle donne indetto dalla sezione di San Vincenzo Val di Cornia e progettati espressamente per la Passeggiata del Marinaio.
Al culmine della passeggiata, che coincide con l’imboccatura del porto, si stagliano il faro e l’imponente Marinaio, sette metri di altezza per un peso di venti quintali, un opera bronzea realizzata dal maestro Giampaolo Talani (San Vincenzo, 1955 – Pisa, 2018) per il rinnovato porto turistico di San Vincenzo, inaugurato il 13 Giugno 2010. La statua è attualmente la più grande opera d’arte portuale d’Europa e la si raggiunge al culmine dell’omonima passeggiata.
Il Marinaio di Talani è un sognatore che se ne sta a braccia conserte ad ammirare l’orizzonte e le barche che arrivano e se ne vanno. In mano ha una barchetta di carta, e i suoi piedi poggiano dentro una bacinella d’acqua in cui giace un pesciolino: una metafora del viaggio esistenziale, della curiosità, della spinta verso la conoscenza di sé stessi.
L’opera raffigura molti degli elementi cari all’artista, come l’uomo spettinato dal vento, la barchetta di carta e il pesciolino, divenuto ormai oggetto di un rituale portafortuna che obbliga chi percorre la Passeggiata ad arrivare fino alla statua per toccare il piccolo pesce nella bacinella.
Il Marinaio di San Vincenzo, di cui una copia tre volte più grande è stata richiesta dal direttore del porto di Miami, è ormai divenuto nell’immaginario collettivo il simbolo stesso della città al posto della storica Torre.